UNTITLED
Galleria Michel Rein
Paris, 2001.
LA MOSTRA
La mostra è suddivisa in due parti: la stanza di fronte l’ingresso, dipinta di grigio, ospita un’opera composta da circa 100 libri (o meglio copertine di libri) realizzati in pergamena animale e tempera acrilica. Negli altri ambienti della galleria (più precisamente addossate lungo gli spigoli) sono disposte opere che, sviluppando l’immagine del libro aperto, diventano elementi architettonici dello spazio e allo stesso tempo fenomeni cromatici, quasi “decorativi”.
In mostra è presente inoltre un’ opera, composta da due sfere realizzate in carta poggiate su due fogli (anch’essi in carta). Queste sfere accolgono il riverbero della pittura distesa sulla superficie dei fogli dando vita a delle sculture di luce che mutano il loro carattere secondo il movimento della luce solare.
L’OPERA
Nell’opera “La stanza di Penna” i formati dei libri sono fra loro diversi e sono posizionati sul pavimento in modo da apparire allo stesso tempo una biblioteca in disordine e una città vista dall’alto. I libri, dipinti all’interno, riverberano di colori differenti l’uno sulla “copertina” dell’altro dando vita ad un paesaggio cromatico ricco di luce e colore immerso in un ambiente grigio, indistinto, nel quale si tende a perdere confini e dimensioni. Un “fondale ” che evoca l’interno della scatola cranica con la “materia grigia” che vi è contenuta, materia senza dimensione, senza peso, tendente all’infinito.
Le altre opere (in rame e cristallo) assumono un ruolo di “colonna” che regge la galleria e, allo stesso tempo, “pagine aperte” che irradiandosi dall’opera madre occupano lo spazio disegnandone le nervature strutturali.
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