PARCO D’ARTE

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PARCO D’ARTE

Alfredo Pirri e Andrea Stipa (architetto)
Concorso di idee per la realizzazione di un parco d’arte nel quartiere Casanova di Bolzano
2010

IL PROGETTO

“...La rappresentazione che definisce la maternità è caratterizzata dal disegno del labirinto, simbolo dell’utero. Il gomitolo, raccolto nell’addome, per i Mesopotanici è il luogo sacro del concepimento, centro della vita …”
Giovanni Semerano – L’infinito: un equivoco millenario, 2001

L’opera consiste in un recinto al centro di uno spiazzo aperto sul quale si affacciano le facciate dei palazzi circostanti. Un recinto formato da “campionature” delle stesse facciate che si rispecchiano guardandosi … mute. Il recinto è praticabile, aperto, quasi un’architettura, un luogo che protegge, dove rifugiarsi e transitare, incontrare e guardare. Un luogo aperto/chiuso. Aperto alle persone, alla luce, alla vista e al paesaggio Un luogo che offre riparo, crea l’ombra, inquadra tutto ciò che lo circonda.
Guardato da fuori è una porzione di spazio geometrico e torto, una fetta di facciate che richiamano la vita che si svolge dentro le case, luogo piano, dove non ci si perde se non con lo sguardo che penetra i fori che sostituiscono le finestre. Luogo centrale per la vita di chi vive le case che gli stanno intorno, un luogo di concepimento, dove inventare ogni volta la vita collettiva attraverso incontri di gruppo o solitari, sotto l’al- bero (voltandogli le spalle e avvertendone la pressione silenziosa) o nell’aia piatta (dove una volta ci si riuniva per far si che il vento ripulisse il grano).

Ecco! All’interno del recinto i due motivi contadini che si rincontrano: L’albero e lo spiazzo, motivi vitali e amorosi protetti da un traforo geometrico. L’opera converte l’intero quartiere in una relazione complessa trasformando esso stesso in un labirinto dove inoltrarsi per scoprirne il cuore nascosto.

PROGETTI E RENDER

2020-02-05T14:50:00+00:00
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