Caricamento...

OCCHI PER PIANGERE

Galleria La Nuova Pesa
Roma 1994

LA PAROLA DELL’ARTISTA

Nella mia immaginazione le lacrime sono legate a qualcosa di rigoglioso, eccessivo, a qualcosa che da un momento all’altro si riconverte in riso sfrenato: amo la comicità e forse per questo disprezzo l’ironia.
Bisogna abbandonare le cose alla loro solitudine, predisporsi all’invenzione, rendersi incomprensibili, e non per mancanza di affetto, ma per eccesso di cose da dire. Arrivare a un tale ingolfamento di idee da renderne impossibile la trasmissione: allora le immagini che ne deriveranno saranno realmente semplici e comprensibili. L’opera nasce dunque da un eccesso di significato che non può essere altrimenti dichiarato ed evocato se non dall’opera stessa.
La gioia che incontra lo sguardo della persona amata mi parla del deserto (popolato di piante); i miei occhi, non trovando un punto, una cosa su cui fissarsi, ma storditi dalla gioia piangono le immagini.
Spero che avremo ancora lacrime da spendere e occhi per piangere.

Leggi il testo di Pietro Montani qui.

Leggi gli altri testi qui.

DISEGNI PREPARATORI

FOTO: FABIO CIRIFINO (Studio Azzurro)