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PASSI

Piazza Centrale
Rionero in Vulture (Potenza), 2012

L’ISPIRAZIONE

In questo contesto il progetto Passi incontra il desiderio di portare omaggio a Giustino Fortunato, che da il nome alla piazza principale del paese e che fu tra i primi firmatari del famoso “Manifesto degli intellettuali antifascisti” (Benedetto Croce, Sibilla Aleramo, Corrado Alvaro, Giovanni Amendola, Antonio Banfi, Piero Calamandrei, Eugenio Montale, Luigi Einaudi ….etc). Il manifesto afferma il bisogno di una presa di coscienza impellente a favore della democrazia: “La presente lotta politica in Italia varrà, per ragioni di contrasto, a ravvivare e a fare intendere in modo più profondo e più concreto al nostro popolo il pregio degli ordinamenti e dei metodi liberali, e a farli amare con più consapevole affetto”. La stessa esigenza di conoscenza e affetto verso chi ha scritto quel testo, mi ha mosso a proporre questo progetto, sperando inoltre di contribuire ad una maggiore conoscenza di Fortunato stesso.

IL PROGETTO

l progetto è suddiviso in tre parti, ovvero in tre opere, ognuna delle quali riferita a un tema che caratterizza la figura di Giustino Fortunato: l’antifascismo, il meridionalismo, il fattore educativo.
L’idea nasce dall’osservazione della piazza, che richiama alla mente una sorta di enorme lavagna di pietra scura. La pirma di queste opere vede la sostituzione delle “basole” in pietra che compongono la pavimentazione con altrettante lastre di cristallo ultra-chiaro. Ognuno dei singoli elementi avrà la stessa dimensione delle basole rimosse (compreso lo spessore) e sarà composta di differenti strati trasparenti ognuno dei quali riporterà inciso o scritto il nome di uno dei firmatari del manifesto antifascista del 1925. I nomi si mischieranno così fra loro  formando una massa di nomi (quarantuno per la precisione) che daranno l’idea di provenire dal fondo della piazza stessa. Alla base di ognuno degli elementi sarà saldato uno specchio che raddoppierà sia i nomi che lo spazio dando l’idea dello sprofondare del tempo verso il passato e verso il futuro. Il solo nome di Giustino Fortunato sarà ospitato in un elemento singolo evidenziandosi rispetto agli altri che saranno suddivisi in gruppi di cinque per volta.

L’OPERA

L’opera si inserisce in un percorso di installazioni avviato nel 2003 all’Abbazia di Padula e  sviluppato  successivamente i luoghi differenti (Novalesa nel 2003, Bologna nel 2005, Firenze nel 2006, Pesaro nel 2007, Roma nel 2007, Benevento nel 2007, etc….) caratterizzate da un forte rapporto con la storia (Foro di Cesare Roma, 2007) con la politica (Ex Bunker antiatomico di Tito, Sarajevo 2013) o con l’arte (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, 2011, opera stabile).

DISEGNI PREPARATORI

FOTO